Spunti ed esempi per feste e ristorazioni senza usa e getta
Contesto
Le sagre e feste all’aperto sono una tradizione consolidata in quasi tutti i 328 comuni della Regione con migliaia gli eventi ogni anno e milioni di coperti. Una situazione dove l’usa e getta è ancora preponderante: non esistono dati al riguardo, ma in questo caso sono tendenzialmente solo le feste più grandi e strutturate ad essere dotate di lavastoviglie.
Per quanto riguarda le mense scolastiche la situazione è a buon punto nei capoluoghi, mentre nei centri minori un’indagine di Legambiente (ultimo dato 2017) mostrava il 24% delle amministrazioni dichiarare di avere mense con l’utilizzo di solo stoviglie usa e getta.
L’abbandono della plastica usa e getta è previsto dalle direttive UE, ma il percorso non è ancora chiaro.
La sostituzione delle stoviglie in plastica con quelle compostabili presenta alcune criticità nella fase gestionale (problemi negli impianti di compostaggio, inoltre un bidone dell’umido pieno di stoviglie è facilmente scambiato dagli utenti per un bidone dell’indifferenziato, con l’esito di percentuali altissime di impurità). Si ritiene dunque centrale percorrere la soluzione di sostituzione del monouso con stoviglie e bicchieri riutilizzabili: tra le varie politiche di gestione dei rifiuti la soluzione della “prevenzione alla fonte” rimane sempre la prima in ordine di priorità.
Esperienze e possibili azioni
Si segnala che negli anni sono state attivate diverse esperienze virtuose di Ecofeste sia da Province che dalla Regione, con l’attivazione di lavastoviglie e materiali riutilizzabili.
In alcuni casi sono state acquistate attrezzature dalle singole feste e pro-loco.
Un’altra opzione è quella delle attrezzature condivise. Sarebbe possibile l’acquisto a livello di Comune mettendo a disposizione i materiali su richiesta. Esperienze di altro tipo sono quelle della Stoviglioteca di Nonantola, in cui sono le stoviglie a spostarsi e quella del circolo di Legambiente L’Arboreto a Bologna che sta avviando un servizio di stoviglioteca, all’interno del progetto ECCO, rivolto a privati, associazioni ed aziende.
L’opzione delle lavastoviglie a “nolo” su più comuni è un esperienze che è già stata sperimentata: a livello locale a Piacenza, Legambiente e ATO Piacenza, già 15 anni fa hanno avviato l’esperienza del l kit per le feste a noleggio; a livello nazionale è da citare la buona esperienza in Basilicata.
Un’idea semplice: realizzare una “lavapiatti mobile”, posizionata su un rimorchio, e spostarla da una città all’altra al seguito di sagre e feste di paese. A quanto sembra, la prima in Italia.
Mettendo a disposizione tutte le necessarie attrezzature per il lavaggio efficiente e fornendo, agli organizzatori delle sagre, le stoviglie in materiali resistenti, lavabili e perfettamente sanificabili, dunque, riutilizzabili al termine del ciclo in successive feste, garantisce la totale rinuncia a piatti, posate, bicchieri a tutti gli altri materiali in plastica non riutilizzabili.
Un’idea di Legambiente Basilicata, attuata in collaborazione con il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegresi, che rappresenterà uno degli strumenti importanti del progetto Ecofesta Basilicata.
La struttura di lavastoviglie mobile, in grado di servire feste di alcune migliaia di coperti, sarebbe anche disponibile per iniziative in Emilia Romagna, in bacini di utenza sufficientemente grandi (quindi rilievo sovra comunale per un periodo di alcuni mesi).
In questi casi va posta particolare attenzione alle modalità della gestione: in quali spazi viene tenuta l’attrezzatura, chi si fa carico del ricevere le prenotazioni, come vengono trasportate le lavastoviglie.
Alcune amministrazioni stanno valutando di inserire i materiali nell’attrezzatura della locale colonna della protezione civile.
A livello di utilizzo di bicchieri da parte di esercizi commerciale, si ritiene interessante l’esperienza in corso a Ferrara – anche durante il Busker festival – portata avanti dall’ASCOM di Ferrara e FIPE col progetto LessGlass. Altra esperienza quella a Bologna la scorsa estate il festival “Botanique” (della durata di circa un mese con iniziative tutte le sere) ha sostituito i bicchieri usa e getta con soli bicchieri lavabili.
Numerose anche le esperienze che si stanno concretizzando in ambito degli stabilimenti balneari della costa.
Soggetti coinvolti
Soggetti protagonisti dovranno essere i Comuni.
Le aziende di gestione rifiuti – se richiesto dai Comuni- potrebbero svolgere un ruolo utile per la logistica (la gestione di kit trasportabili di lavastoviglie industriali) o per semplificare le operazioni di acquisto per comuni più piccoli.
Non è da escludere la valorizzazione anche di attività di microimpresa che possano attivare anche piccole esperienze professionali. Su questo versante soggetti vocati potrebbero essere la cooperazione sociale o il terzo settore: per la semplice attività di noleggio e trasporto, oppure per la creazione di vere e proprie attività di fornitura materiali e lavaggio.
Temi economici
Per favorire la transizione è certamente fondamentale utilizzare la leva fiscale. I Comuni possono favorire le utenze e le feste che decidono di abbandonare l’usa e getta agendo sulle tasse comunali per concessione spazi pubblici, oppure sulle tariffe rifiuti.
In questa direzione appare molto efficace l’esperienza attivata nei Comuni del basso ferrarese, serviti dall’azienda Clara, in cui è stato messo a punto un “Regolamento per la tariffa rifiuti a corrispettivo” che prevede specifici sconti alla tariffa per manifestazioni ed eventi temporanei. Certamente tale modalità è applicabile con maggiore efficacia laddove siano presenti sistemi di tipo domiciliare.
Rispetto alle risorse utili per la transizione si segnala il bando Atersir (allegato) cui possono partecipare Comuni (o loro unioni) e Aziende pubbliche, che scadrà il 28/02/2020. Tale bando può essere uno strumento per finanziare le politiche in questione, con l’acquisto di lavastoviglie, piatti, posate e bicchieri. La Regione ha inoltre previsto ulteriori risorse, per un bando funzionale alla prevenzione rifiuti che potrebbe uscire entro fine anno. E’ dunque il momento ideale per avviare percorsi partecipati anche con i soggetti del territorio.
Allegati
STRATEGIA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA RIDUZIONE DELL’INCIDENZA DELLE PLASTICHE NELL’AMBIENTE
BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI COMUNALI DI RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI – ANNO 2020