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PUMS Faenza 2030: una specie di decalogo

PUMS Faenza 2030: una specie di decalogo

Abbiamo segnalato, in un precedente articolo, la complessità del PUMS ed il suo articolarsi in ogni aspetto della mobilità cittadina, dalle più generali visioni al più minuto dettaglio.

Ottimistica, secondo noi, l’idea di poter affrontare ogni singolo aspetto con la massima competenza.

Dunque, una semplice proposta: un elenco di quelle che noi riteniamo essere le principali tematiche affrontate dal PUMS. Una modalità per permettere, a chiunque voglia partecipare attivamente alle definizione della futura Faenza, di identificare uno o pochi temi ed approfondirli, ovviamente senza mai discostarsi dalla prospettiva estesa contenuta nel progetto.

Come in precedenza, abbiamo cercato di attenerci il più possibile aderenti alle idee contenute nei documenti del PUMS.

  1. Sistema della ciclo-mobilità:si caratterizza per la prevalenza quasi totale delle piste ciclopedonali, e per la costante interruzione dei percorsi.
  • Individuazione di alcuni assi di traffico solo ciclabile.
  • Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili in centro storico sacrificando spazi alla sosta dei veicoli.
  • Realizzazione di “isole ciclabili – pedonali” attorno agli ingressi agli istituti scolastici.
  • Estensione della diffusione del piedibus.
  • Ampliamento del servizio di bici pubbliche e introduzione di modalità di utilizzo più pratiche delle attuali.
  • Luoghi di  interscambio  tra bicicletta e la mobilità pubblica e privata.
  • Eliminazione dei percorsi ciclabili adiacenti alle zone per sosta auto.
  1. Trasporto pubblico locale (TPL): rappresenta solo una minima percentuale degli spostamenti a Faenza.
  • Rinnovo del parco mezzi verso modelli a metano, ibridi o elettrici.
  • Ampliamento dei servizi navetta tra parcheggi scambiatori e centro.
  • Potenziamento delle linee urbane, ad esempio verso le zone industriali, con qualificazione delle fermate (sicurezza e comunicazioni elettroniche), frequenze più elastiche, percorsi domenicali, collegamenti con frazioni per trasporto studenti.
  • Introduzione di applicazioni digitali per favorire e facilitare l’uso del TPL e di tariffe modulari.
  1. Nuova destinazione dell’area ferroviaria dello scalo merci: utilizzato al disotto delle sue potenzialità, destinato a trasformarsi in un centro intermodale, scarso collegamento ciclabile e pedonale tra la zona nord e quella sud separata dall’attraversamento ferroviario.
  • Trasferimento della principale fermata cittadina in luogo adiacente la stazione ferroviaria.
  • Raddoppio dei posti bici e auto.
  • Riordino degli spazi del piazzale antistante la stazione ferroviaria.
  • Nuovo ingresso nord alla stazione ferroviaria e parcheggi per bici e un parcheggio per almeno 100 auto.
  • Creazione di collegamenti ciclabili e pedonali tra zona nord e zona sud.
  1. Progetto “Tram-Treno”: si tratta, per ora, solo di un’idea.
  • Intervento di riqualificazione della linea Ravenna – Firenze, con creazione di fermate automatizzate, interconnesse con parcheggi e viabilità.
  1. Accesso e sosta nell’area urbana: accesso al centro storico ed alla ZTL consentito nei fatti a chiunque; rilascio di un numero elevato di autorizzazioni di transito e sosta; controllo degli accessi alla ZTL non sottoposto a strumentazioni automatiche.
  • Estensione delle aree pedonali e delle ZTL.
  • Attuazione dell’area 30 in tutto il perimetro urbano residenziale.
  • Potenziamento dei controlli degli accessi in ZTL per favorire il diffondersi di comportamenti virtuosi.
  • Nuovi parcheggi  scambiatori  serviti  da  navette  elettriche, in vicinanza al perimetro della sosta a pagamento.
  • Nuove modalità di tariffazione per disincentivare ulteriormente la sosta delle auto per lunghi 
  • Riduzione delle zone sosta a bordo strada per favorire il prolungamento dei percorsi ciclabili.
  • Punti di  ricarica  lenta  per  veicoli  elettrici  all’interno  dei  parcheggi scambiatori.
  1. Rinnovo del parco veicolare privato: elevata diffusione delle auto (651 ogni mille abitanti), e prevalenza dell’uso auto privata negli spostamenti.
  • Favorire negli appalti per i servizi pubblici la messa in servizio di mezzi elettrici, ibridi o a metano.
  • Sostituzione di  mezzi  di  “vecchia  generazione”  per  la  mobilità  a  noleggio o i taxi e per la logistica merci in area urbana (almeno il 50% del parco veicolare con mezzi elettrici, ibridi o a metano).
  • Promozione e la diffusione della mobilità elettrica.
  1. Luoghi di interscambio modale.
  • Riqualificazione e  potenziamento  dei  punti  di  interscambio  modale  presso  le  stazioni ferroviarie, le  principali  destinazioni  della  mobilità  urbana e i parcheggi scambiatori.
  1. Logistica delle merci urbane.
  • Costituzione di un servizio di van-sharing, dedicato alle merci.
  • Realizzazione di una piattaforma logistica di piccole dimensioni per i carichi diretti in centro storico.
  • Introduzione del servizio di cargo-bike.
  1. Sicurezza stradale: utenza ciclopedonale troppo spesso coinvolta in incidenti.
  • Qualificare lo  spazio  pubblico attraverso l’adozione di misure per la moderazione diffusa della velocità nell’ambito urbano.
  • Mettere in sicurezza i percorsi ciclo-pedonali, superando i frequenti punti di discontinuità, e inoltre con particolare attenzione alla messa in sicurezza degli attraversamenti stradali.
  • Rafforzare i comportamenti virtuosi da parte della collettività attraverso il controllo degli accessi alle zone ZTL mediante utilizzo delle tecnologie disponibili.
  • Potenziare il  ricorso  alle  tecnologie  disponibili  per  il  controllo  e  la  repressione  dei comportamenti che mettono a rischio la sicurezza della circolazione stradale.
  • Potenziare le  azioni  di  sensibilizzazione  ed  educazione  stradale  presso  le  giovani generazioni e target predefiniti (es anziani, stranieri).
  1. Infomobilità.
  • Installazione nelle principali fermate autobus di schermi per la comunicazione.
  • Attivazione di sistemi di geo-individuazione su tutti i mezzi di trasporto pubblico.
  • Attivazione di applicazioni software e di un sito web per rendere fruibile in tempo reale l’informazione sulla sosta, sul traffico, sui percorsi e gli orari del mezzi pubblici.
PUMS Faenza 2030: una specie di decalogo ultima modifica: 2020-05-08T17:48:24+00:00 da Giorgio Della Valle

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