Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità
Domenica 21 maggio 2023
Domenica 21 maggio avrà luogo la Marcia della Pace 2023: Lo slogan che accompagna questo percorso è “I care”, che letteralmente vuol dire “avere cura”. Storicamente, la Marcia della Pace nasce con l’idea di testimoniare in maniera non violenta la solidarietà e la pace tra i popoli. Dobbiamo questa manifestazione, tra i tanti, alla volontà e alla lungimiranza di Aldo Capitini che nel 1961 si fece promotore di questa iniziativa in Italia.
Negli anni, Legambiente ha preso parte alla manifestazione in maniera attiva, propositiva e concreta partecipando alle attività preliminari che hanno portato alla realizzazione della marcia, presidiando il percorso, camminando verso la Rocca Maggiore di Assisi come metafora di un approdo sociale, culturale e politico inclusivo, solidale e rispettoso dei popoli, dell’ambiente, delle diversità, dell’inclusione e della pace.
Aderire alla Marcia della Pace 2023 è anche un modo per dimostrare quanto la nostra associazione, da ormai più di 40 anni, si “prenda cura” delle persone, del mondo che ospita queste persone e della agognata pace tra i popoli che rappresenta il terreno fertile sul quale poter continuare a costruire le fondamenta di una società più equa e giusta per tutte e tutti.
Per partecipare, telefonare alla Cgil 0546 699611 oppure 0545 61131 entro il 18 maggio alle ore 12.
Partenza in pullman da Faenza alle ore 6.00
Piazzale della Iemca, via Granarolo, 167/a.
Quando impareremo?
“Se guardiamo attentamente alla situazione attuale del mondo, anche uno sguardo superficiale potrebbe lasciarci turbati e scoraggiati.
Pensiamo a molti luoghi come il Sudan, la Repubblica Democratica del Congo, il Myanmar, il Libano e Gerusalemme, che stanno affrontando scontri e disordini.
Haiti continua a vivere una grave crisi sociale, economica e umanitaria.
C’è poi, naturalmente, la guerra in corso in Ucraina, che ha portato sofferenza e morte indicibili.
Inoltre, vediamo aumentare il flusso di migrazioni forzate, gli effetti del cambiamento climatico e un gran numero di nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo che vivono ancora in povertà a causa della mancanza di accesso all’acqua potabile, al cibo, all’assistenza sanitaria di base, all’istruzione e a un lavoro dignitoso.
C’è, senza dubbio, un crescente squilibrio nel sistema economico globale.
Quando impareremo dalla storia che le vie della violenza, dell’oppressione e dell’ambizione sfrenata di conquistare terre non giovano al bene comune?
Quando impareremo che investire nel benessere delle persone è sempre meglio che spendere risorse nella costruzione di armi letali?
Quando impareremo che le questioni sociali, economiche e di sicurezza sono tutte collegate una con l’altra?
Quando impareremo che siamo un’unica famiglia umana, che può veramente prosperare solo quando tutti i suoi membri sono rispettati, curati e capaci di offrire il proprio contribuito in maniera originale?
Finché non arriveremo a questa consapevolezza, continueremo a vivere quella che ho definito una terza guerra mondiale combattuta a pezzi.”
Papa Francesco