In bici per Faenza
Aggiornamenti 2020 (I)
Forse a qualcuno sarà sfuggito, ma da un paio di anni Fiab Faenza e Legambiente Faenza stanno dedicando non poco lavoro allo studio ed alla documentazione del sistema di piste ciclopedonali nel Comune di Faenza.
Il tutto è iniziato con un censimento delle piste ciclopedonali esistenti nel territorio del comune nel 2018, censimento aggiornato ed approfondito nel 2019, ed i cui risultati sono stati presentati durante un Convegno, “In bici per Faenza”, tenutosi nella sala conferenze del Museo Malmerendi il 12 ottobre 2019.
Il risultato di quell’impegno – le piste ciclopedonali classificate una per una, riportate su mappa e corredate da foto e considerazioni – è consultabile nel sito di Legambiente Faenza nella seguente pagina:
In queste ultime settimane sono state completate nuove piste, sia ciclabili che ciclopedonali, dunque, provvediamo ai necessari aggiornamenti, iniziando con Via Manzoni e Via Ballardini e proseguendo nei prossimi giorni con le altre piste.
Nel frattempo, quale inevitabile evoluzione dell’iniziale censimento, abbiamo incominciato ad inserire tutte le piste ciclabili e ciclopedonali di Faenza su Google Maps, e nel mese di dicembre, in una data che comunicheremo, presenteremo i risultati del nostro lavoro.
Via Manzoni
La nuova pista ciclabile percorre Via Manzoni in quasi tutta la sua lunghezza.
È stata realizzata sacrificando alcuni parcheggi per auto.
Risulta stretta e, come da tradizione a Faenza, non si connette con nessun’altra pista ciclabile.
Inizia,
e termina, inserendo l’ennesimo frammento ciclabile nel già frammentato sistema di ciclabili a Faenza.
Via Ballardini
La ciclabile di Via Ballardini proveniente da Ponte Rosso, è stata prolungata nel tratto compreso tra Via Argnani e Via Lapi, ed è stata delimitata da un apposito cordolo.
Ancora in fase di approntamento, non riporta segnali che la indichino quale pista ciclabile.
Anche questa nuova pista si ripresenta come un nuovo frammento ciclabile che termina nell’incrocio con via Lapi senza collegarsi ad altre piste ciclabili,
e che non si connette nemmeno con il tratto proveniente da Ponte Rosso,
se non attraverso una curvatura che obbliga i futuri ciclisti ad attraversare le strisce pedonali di Via Mezzarisa,
inserendosi, poi, in quello he appare un tratto di marciapiede riservato ai pedoni per raggiungere il successivo percorso ciclabile.
Significativo il confronto con una foto scattata prima degli interventi attuali.
Il cordolo realizzato nel recente intervento non lascia alcun dubbio sul fatto che le modifiche siano state pensate per evitare che i ciclisti attraversino l’incrocio sulla sede stradale.
Una soluzione che non facilità il movimento su bici e, semmai, lo scoraggia.
Inevitabile che non ci fossero alternative?
Altresì, incontreremo questa scelta in non pochi altri contesti.