COMUNICATO STAMPA Medicina, 03 ottobre 2020
Apprendiamo dall’intervento del Sindaco Matteo Montanari al Consiglio Comunale di Medicina del 29-09-20 che:
… la mobilità è uno dei temi su cui stiamo lavorando… la Città Metropolitana ha ottenuto un finanziamento dalla Regione e dal Governo per una serie di studi che stanno portando avanti, tra cui quello della zona S.Carlo sulla mobilità e quello del collegamento Medicina-Bologna: il metro bus è uno di questi due, e quindi si sta cercando di arrivare a definire una prima progettazione di quello che potrebbe essere il metro bus Medicina Bologna che è stato individuato dal PUMS della città metropolitana di Bologna come lo strumento più idoneo a creare un collegamento veloce e continuo tra Medicina e la città di Bologna. Questo perché nei prossimi mesi il Ministero ha in previsione di far uscire un bando importante per finanziare la realizzazione di progetti similari e quindi la città Metropolitana sta cercando di farsi trovare pronta…
Sarebbe questa la rivoluzione della mobilità pubblica sostenibile della Regione Emilia-Romagna?
Siamo alle solite, in questa Regione passano solo progetti legati a: + asfalto, + cemento, + trasporto su gomma e ovviamente + petrolio + inquinamento: evviva la ….coerenza sulla lotta al cambio di clima…
Curioso che l’Amministrazione comunale medicinese, da un lato coinvolga i cittadini in un percorso partecipativo sul futuro di Medicina attraverso un Piano Strategico Locale (PSL), dal quale emerge a grande richiesta e come opera prioritaria il ripristino della ferrovia Budrio Massa Lombarda, per poi arrivare sempre e comunque ad una nuova struttura stradale (raddoppio S.Vitale? Nuovo percorso per il metro bus sul sedime ferroviario?)
Legambiente ImolaMedicina sfida chiunque a leggere nel PSL la richiesta di quest’opera (metro-bus) da parte dei cittadini!
Visto il decorso dei fatti, una domanda sorge spontanea: a chi giova questa soluzione?
Alla Regione Emilia-Romagna? Alla Città Metropolitana di Bologna? Al Comune di Medicina? Al Circondario Imolese? O forse a TPER che notoriamente predilige gestire il trasporto su gomma?…
Legambiente ImolaMedicina ci tiene a precisare che non è contraria all’istituzione di corsie preferenziali, purchè ricavate su strade esistenti. Altra cosa è un ennesimo consumo di suolo a fronte di un percorso già esistente di sedime ferroviario ed un possibile ripristino di ferrovia certamente da preferire come mobilità sostenibile.
Quest’opera ferroviaria consentirebbe:
– un collegamento ferroviario Bologna-Ravenna più breve e diretto, con conseguente sgravio di traffico dalla tratta ferroviaria Bologna-Rimini, oggi utilizzata, e ormai al collasso per il trasporto passeggeri regionale;
– una possibile consistente riduzione del traffico su gomma sulla SP 253 S. Vitale e sulla A14, tratto autostradale già prossimo alla saturazione e per il quale è già prevista la realizzazione di una quarta corsia.
Concludiamo chiedendo al presidente Bonaccini, alla vice presidente Schlein, agli Assessori Priolo e Corsini se questa ulteriore opera stradale (bus-via) è una delle soluzioni previste per la mobilità sostenibile e la lotta al cambio di clima.
Legambiente ImolaMedicina