Verso Via Fornarina: se 172 vi sembran pochi
Muovendosi nei dintorni di Via Fornarina e Via Testi e guardando, qua e là, tra le carte comunali ci si può imbattere in illuminanti situazioni: una pletora di abitazioni da lustri in attesa di essere realizzate, quartieri già pronti ma abbandonati ed in degrado, formidabili pezzettini di piste ciclabili perfettamente attrezzate, sproporzioni tra le previsioni abitative e la viabilità potenziale e altro ancora che, con un po’ di pazienza potreste trovare nelle note che seguono.
La zona è questa, lato sud di Faenza, delimitata a nord dalla linea ferroviaria. Due le situazione che descriveremo, avendone già affrontata una, “Fornarina di Sopra”, in un precedente articolo.
1 Scheda di progetto U. 13: “Area di Via Cesarolo”.
Siamo in Via Cesarolo, nel tratto che conduce in direzione della linea ferroviaria Bologna-Rimini.
E questa è l’area interessata ad un intervento di edificazione (la delimitazione dell’area è opera nostra e, dunque, solo indicativa).
L’area, in precedenza di proprietà del Comune di Faenza ed ora di proprietà privata a seguito di una permuta a favore della ditta Aurora, ha una superficie di 7.650 m2 e prevede un volume massimo ammissibile nell’area di concentrazione dell’edificato di 11.300 m3. In pratica, 36 alloggi.
L’intervento prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale di collegamento tra Via Cesarolo e Via Bellenghi. In perfetta continuità con la politica della ciclo mobilità seguita dal Comune di Faenza, sarà realizzata l’ennesima pista ciclopedonale con inizio e conclusione, non collegandosi la neonata pista né in via Cesarolo, né in via Bellenghi con altre piste ciclopedonali. Ma, forse, non raggiungerà nemmeno Via Bellenghi, arrestandosi all’improvviso di fronte ad un bosco.
È prevista anche la creazione di un parco pubblico attrezzato e la realizzazione di eventuali opere per limitare gli effetti acustici del passaggio dei treni.
Alcune immagini attuali.
La porzione, adiacente alla linea ferroviaria, della parte destinata a parco pubblico attrezzato.
La parte destinata a parco pubblico attrezzato.
L’area destinata alla edificazione concentrata.
2 Scheda di progetto U. 12: “Area di Via Lesi – Via Cesarolo”
Siamo sempre nella stessa zona.
In posizione adiacente a quella analizzata in precedenza. Come sempre, la delimitazione dell’area è opera nostra e, dunque, solo indicativa.
Le aree identificate con le lettere B e C, inserite nel Piano Vendite del Comune di Faenza e di cui è prevista l’alienazione, hanno una superficie complessiva di 22.530 m2, mentre l’area identificata dalla lettera A ha una superficie di circa 9.740 m2. Nella sub area A è previsto un volume massimo ammissibile di circa 8.500 m3, nella sub area B di circa 14.000 m3, e nella sub area C di circa 6.000 m3.
In questo ambito non sono previste piste ciclopedonali e aree a parco pubblico attrezzato ma solo aree a parcheggio e opere di adeguamento della viabilità (prolungamento di Via Lesi verso Via Cesarolo), e poco altro).
Se nella sub area A sono previsti 26 alloggi, deduciamo che nelle altre due, il cui potenziale volumetrico è più che doppio, se ne possano realizzare almeno 55.
Alcune immagini attuali.
L’area vista dal lato sud, vicinanza Parco Verde con pista ciclopedonale.
L’area recintata vista da Via Corbara.
La recinzione posta nel lato sud.
3 Conteggio finale
Con l’aggiunta, alle due del presente articolo (2 e 3), dell’area denominata “Fornarina di Sopra” (1), trattata in precedenza, completiamo la nostra ricognizione in questa zona del Comune di Faenza. Tre aree con una potenzialità edificatoria che meriterebbe di non essere trascurata.
Una semplice addizione: 55 + 36 + 26 + 55 = 172
172, cioè gli alloggi, da villette singole ad appartamenti, potenzialmente realizzabili in questa sola zona di Faenza.
Numeri che sollecitano domande, ma ce le siamo già poste in precedenza e non è proprio il caso di ripeterci.
Invece, interessante risulta essere la lettera “urgente” rivolta dal Consiglio del Quartiere Borgo al Comune di Faenza all’inizio del 2020, che chiede di togliere dal piano delle alienazioni del Comune le Aree C e B scheda U.12 “Area di via Lesi – via Cesarolo”, in precedenza descritte. Le ragioni della richiesta sono tutte sensate e condivisibili: dal problema della viabilità, che rischia di congestionarsi (Via Cesarolo è di fatto ad una sola corsia) a seguito delle nuove edificazioni; alla necessità di creare numerosi posti auto anche per assecondare la richiesta di chi utilizza la pista per allenarsi; ma, soprattutto, all’esigenza di evitare le consuete “costruzioni sfrenate e senza regia” ripensando il quartiere a seguito di un sostanziale coinvolgimento dei residenti.
E la proposta conseguente è tanto semplice quanto bella: creare un’area per cittadini, famiglie e sportivi che hanno bisogno di fare una passeggiata in un luogo sicuro e ameno, arricchendola con alberi, decorazioni artistiche, aggeggi per l’esercizio fisico. E basterebbe rifarsi a modelli già sperimentati con efficacia in altre zone della città. Tra gli effetti complementari involontari una maggior valorizzazione degli immobili attuali e una più agevole gestione degli afflussi alla pista.
Insomma, da così,
a così.
Di certo un sacrificio contabile per il Comune (ci chiediamo, peraltro, quando mai si riuscirà ad operare una fruttuosa alienazione delle due are), ma un’opportunità irripetibile per segnalare la volontà di agire sia per la riduzione del consumo di suolo che per la rigenerazione dei luoghi.