Conferenza stampa di Legambiente
Un green deal per l’Emilia-Romagna
Legambiente presenta le sue proposte per la legislatura regionale 2024-2029
Quando
Mercoledì 13 novembre 2024 Ore 11
Dove
Sala Ziani, Via Laderchi 3/a Faenza
Dopo la presentazione regionale a Bologna, (leggi qui il documento completo: https://www.legambiente.emiliaromagna.it/wp-content/uploads/2024/10/Per-una-regione-100sostenibile_def.pdf) il circolo Legambiente Lamone di Faenza espone le proposte per l’agenda della prossima legislatura regionale, invitando i mezzi di informazione locali, associazioni e cittadini che vorranno partecipare e i candidati/e locali che compongono le varie liste che si presentano alle elezioni regionali.
Con la specificazione che ai candidati, per una volta, viene chiesto solo di venire ad ascoltare. Peraltro a loro non mancano e non mancheranno le occasioni per esprimersi ed eventualmente tenere conto di queste proposte nella loro attività futura.
In particolare, in riferimento alle emergenze delle alluvioni, non ci interessa il siparietto delle reciproche accuse che alimenta solo rabbia e disaffezione. Spesso i discorsi che si fanno dall’alluvione del 2023 sono semplicistici e superficiali. Nessuno è esente da colpe, sia da chi ha tentato di negare i cambiamenti climatici, sia da chi ha continuato con scelte che contribuiscono a determinarli. Le emissioni di gas serra, l’uso delle fonti fossili, la cementificazione del territorio, sono le prime cause alla base della violenza dell’impatto di questi eventi che devono essere fermati.
Il rapporto sugli eventi meteorologici pubblicato dalla Commissione tecnico-scientifica della Regione Emilia-Romagna nel dicembre 2023, oltre a fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato alle alluvioni, indicava già alcune raccomandazioni circa gli interventi strutturali e non strutturali necessari. Dovrebbe essere la base per il “Piano speciale per la ricostruzione” di cui non c’è ancora l’approvazione definitiva, ma sopratutto il Governo non ha predisposto il finanziamento. Ovviamente non bastano poche settimane per realizzare questi interventi, ma proprio per questo occorre partire subito, mentre invece siamo di fronte a colpevoli ritardi.
Per questo, oltre ai necessari ristori e sostegni pubblici ai cittadini e alle attività colpite – che sono in massima parte ancora promesse – serve assumere l’obiettivo, non tanto di ricostruire com’era e dov’era, bensì piuttosto rinaturalizzare il territorio, ripristinare un adeguato spazio per i fiumi e arretrare o adattare le aree più a rischio di inondazione. In una visione integrata nei diversi bacini idrografici, dall’appennino, alla pianura, al mare. Il tutto coinvolgendo le comunità locali, i diversi comitati dei cittadini colpiti, affinché questa transizione verso una diversa modalità di gestione del territorio favorisca una maggiore consapevolezza dei cittadini, il loro protagonismo e stimoli una mobilitazione unitaria.
Questo è lo spirito col quale Legambiente intende dare il proprio contributo.
Alla conferenza stampa parteciperà Francesco Occhipinti, direttore regionale di Legambiente.
Faenza, 8 novembre 2024