XI Congresso Nazionale di Legambiente
Napoli 22, 23 e 24 Novembre 2019
Al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa si è conclusa la stagione congressuale 2019 con cui è stato confermato al vertice il gruppo dirigente nazionale uscente.
Vi ringraziamo davvero di cuore per la fiducia che avete rinnovato nei nostri confronti e vi assicuriamo che intensificheremo l’impegno messo in campo negli anni scorsi per continuare a cambiare in meglio il nostro Paese, contando sul vostro fondamentale, generoso e imprescindibile lavoro e supporto dal territorio.
A questo link troverete i materiali, i video della diretta streaming, le interviste dei principali ospiti e potrete rivivere le emozioni che hanno accompagnato la tre giorni del Congresso nazionale.
Siamo ancora pieni dell’adrenalina che ci ha trasmesso questa lunga ed emozionante galoppata congressuale iniziata un anno fa a Grosseto e conclusasi a Napoli tra le locomotive storiche delle FS. Siamo già al lavoro per completare la #rievoluzione del Paese che otterremo col lavoro comune che contraddistingue da 39 anni la nostra fantastica comunità.
Un caro saluto a tutte e tutti voi
Stefano Ciafani
Presidente nazionale di Legambiente
P.S.
Per chi non ha assistito alla plenaria di domenica mattina (a Napoli o in streaming) riporto a seguire anche i ringraziamenti di Giorgio Zampetti letti da Serena Carpentieri prima del suo intervento conclusivo.
Cari,
vi mando un saluto e un abbraccio fortissimo. Inutile dirvi quanto, nelle ultime settimane e mesi, abbia immaginato, lavorato e desiderato di essere qui con voi in questo luogo meraviglioso, in questo congresso meraviglioso, costruito insieme passo dopo passo. Un grande lavoro associativo che ho percepito forte e chiaro ascoltandovi e vedendovi al lavoro in questo Weekend.
Un bel regalo in un momento complicato e importante della mia vita che molto presto apparterrà ai ricordi per lasciare di nuovo spazio all’azione e al nostro progetto comune. Un regalo che solo la Legambiente sa fare. Di questo ringrazio ciascuno di voi delegate e delegati, con un abbraccio particolare a Serena, Stefano e Nunzio che nelle ultime settimane, insieme alla mia straordinaria famiglia, mi hanno accudito, aggiornato e tenuto in rete costantemente, grazie veramente.
Grazie a Rita regista speciale anche in questo undicesimo congresso e a tutto lo staff. Ci lasciamo nel migliore dei modi, con obiettivi chiari e condivisi, tanta voglia di fare e energie positive da usare, e un mondo e un Paese che hanno tanto bisogno di noi.
Non so voi, ma io non vedo l’ora di ricominciare.
Buon lavoro a tutte e tutti
Giorgio, domenica 24 novembre 2019
Comunicato finale
DALL’XI CONGRESSO NAZIONALE DI LEGAMBIENTE ECCO IL MANIFESTO GREEN CON LE AZIONI DEL CORAGGIO DA METTERE IN CAMPO
Da Napoli Legambiente lancia le azioni del coraggio da mettere in campo da qui ai prossimi anni.
Lotta alla crisi climatica con un ambizioso piano energia e clima, riconversione ecologica del Paese abbandonando le fonti fossili, lotta all’inquinamento e all’abusivismo con leggi ad hoc, rigenerazione urbana e cittadinanza attiva tra gli obiettivi principali del manifesto green.
Confermati ai vertici dell’associazione l’attuale gruppo dirigente: Stefano Ciafani, presidente nazionale, Giorgio Zampetti, direttore generale, Nunzio Cirino Groccia, amministratore.
Edoardo Zanchini e Vanessa Pallucchi, vicepresidenti nazionali, Serena Carpentieri, vicedirettrice.
Se davvero si vuole salvare il Pianeta è tempo di una rivoluzione verde che metta al centro clima ed energia, legalità, economia circolare e civile, green society, citizen science, mobilitazione e protagonismo dei giovani e volontariato. L’Italia può, e deve, raccogliere questa sfida, contrastando la crisi climatica con un ambizioso piano energia e clima, con la riconversione ecologica del Paese abbandonando le fonti fossili e i sussidi dannosi per l’ambiente. Puntando su rinnovabili e innovazione tecnologica, contrastando in maniera sempre più forte l’illegalità e le ecomafie. Inaugurando una nuova stagione di lotta senza quartiere contro gli ecomostri e tutti gli altri abusi edilizi, tema ancora oggi “orfano” nella politica italiana, accelerando l’iter delle demolizioni oggi in mano ai Comuni, troppo spesso vittime del ricatto elettorale. E ancora aumentando l’efficacia dei controlli pubblici contro l’inquinamento, attuando una riconversione ecologica del sistema industriale per dire “mai più Taranto, Gela e Bagnoli” e tutelare l’ambiente, il diritto alla salute e al lavoro. Ripensando le città e gli spazi urbani in una chiave sempre più ecosostenibile attraverso la rigenerazione urbana, il “rammendo” delle periferie, contrastando il consumo di suolo e puntando su una mobilità sostenibile e intermodale.
Sono queste le azioni di quel “coraggio” messo al centro del manifesto green che Legambiente ha presentato nella giornata finale del suo XI Congresso nazionale dal titolo “Il Tempo del coraggio”, che ha visto per tre giorni confrontarsi a Napoli, nel suggestivo scenario del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, 833 delegati, 60 ospiti istituzionali e altre 200 presenze. Fra questi, il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, Marco Omizzolo, intervenuti questa mattina. Nella giornata di oggi, Legambiente ha anche eletto le sue cariche nazionali, tutte riconfermate alla guida dell’associazione: Stefano Ciafani, presidente nazionale, e Giorgio Zampetti, direttore generale, e Nunzio Cirino Croccia, amministratore. Al loro fianco, Edoardo Zanchini e Vanessa Pallucchi, vicepresidenti nazionale, e Serena Carpentieri, vicedirettrice.
“La febbre del pianeta continua a salire – dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – con leader mondiali come Trump e Bolsonaro, sostenuti dalle peggiori lobby, che negano la crisi climatica. Ma anche con Paesi, che pur fra mille contraddizioni investono sul futuro, come la Cina, che da principale emettitore in atmosfera di gas serra è diventata anche la potenza mondiale che destina più risorse allo sviluppo di tecnologie pulite, e con l’Europa che con il Green new deal vuole recuperare il gap rispetto al primato di un tempo sul fronte della transizione ecologica dell’economia. I temi ambientali – continua Ciafani – sono sempre più centrali per fronteggiare le emergenze e riconvertire l’economia, ma bisogna immediatamente allungare il passo. L’Italia è a un bivio: per imboccare la strada giusta serve armarsi di forza e coraggio e mettere in campo azioni e interventi concreti. Un impegno che non deve riguardare solo la politica, ma anche le imprese, i sindacati, i cittadini e soprattutto i tantissimi giovani che in tutto il mondo si stanno mobilitando per il clima, facendo sempre più rete. La loro bandiera è la lotta alla crisi climatica, la fiducia nella scienza, il contrasto a un sistema economico insostenibile per la giustizia climatica e il futuro dell’umanità. E noi saremo sempre più vicini a loro per sostenerli e continuare insieme questa battaglia per l’ambiente e per salvare il clima”.
Tra gli altri obiettivi al centro del manifesto green di Legambiente, anche la lotta all’inquinamento e alle disuguaglianze, la costruzione di un modello economico alternativo a quello attuale e di un modello energetico distribuito, rinnovabile, democratico, la rete delle alleanze territoriali, un impegno concreto per la rinascita delle aree terremotate del Centro Italia. L’Italia, ne è convinta Legambiente, può guidare questa “rivoluzione verde” attraverso politiche ambientali coraggiose e lungimiranti, a partire dalla definizione di un ambizioso piano energia e clima e di un piano di adattamento nazionale ai mutamenti climatici di cui siamo ancora sprovvisti, ragionando su una finanziaria green, avendo il coraggio di modificare la legge di bilancio in discussione. Sul fronte della lotta alle ecomafie è indispensabile completare la riforma normativa necessaria per difendere fauna e flora protette, beni culturali e reperti archeologici, combattere le agromafie. Nel contrasto al marine litter l’associazione chiede al più presto l’approvazione della legge, a prima firma Rossella Muroni e Sergio Costa, sul fishing for litter, per permettere ai pescatori di fare gli spazzini del mare, pratica ancora oggi vietata e che costringe gli stessi pescatori a ributtare in acqua la spazzatura pescata.
Obiettivi e azioni che il Paese deve perseguire con caparbietà e che indicano i campi e le sfere di azione dei prossimi anni di Legambiente, che crede sull’importanza e sull’efficacia di un dialogo sempre più trasversale nella società civile per rendere al tempo stesso questo Paese più giusto, bello, aperto e accogliente. Senza dimenticare però di allargare lo sguardo al Mediterraneo, perché è quello il teatro una parte importante delle sfide da affrontare, legate ai cambiamenti climatici, migranti, cooperazione internazionale, solidarietà e pace. Su questo è stata approvata durante il Congresso una mozione per chiedere al Governo di chiudere la stagione dei decreti sicurezza e aprire una nuova politica per il Mediterraneo.
I contenuti del Congresso raccontati anche sui social di Legambiente (Facebook, Twitter, Instagram) e la diretta streaming sul sito: Legambiente.it, lanuovaecologia.it, e sulla pagina fb dell’associazione.
Su lanuovaecologia.it la fotogallery della giornata.
Hasthatg: #iltempodelcoraggio, #rievoluzione, #changeclimatechange.
L’Ufficio stampa Legambiente: Luisa Calderaro (349.6546593), Luigi Colombo (347.4126421), Alice Scialoja (339.3945428)
Allegato
Legambiente – Bilancio sociale – 2019
Relazione Introduttiva Stefano Ciafani