Fridays for future Faenza -4
Piccolo è bello
“L’illusione di un potere senza limiti, ha prodotto l’illusione di aver risolto il problema della produzione. Quest’ultima dipende dall’incapacità di distinguere tra rendita e capitale. Qualsiasi economista ben conosce la differenza, e ne tiene conto con cura in tutte le questioni economiche, tranne là dove è più rilevante; cioè, precisamente, al capitale insostituibile che l’uomo non ha prodotto ma semplicemente trovato e senza cui nulla può fare.
Per un uomo d’affari un’azienda che consuma rapidamente il capitale non ha certo risolto i propri problemi produttivi. Come potremmo quindi non considerare codesto fatto vitale quando lo stesso accade a quella enorme azienda, l’economia dell’astronave Terra?
Una ragione per trascurarlo è che noi siamo estraniati dalla realtà e inclini a considerare priva di valore ogni cosa che non abbiamo fatto noi stessi. (…) È ben vero che siamo stati noi a costruire con il nostro lavoro una parte del capitale che oggi ci aiuta a produrre: una vasta riserva di conoscenze scientifiche, tecnologiche e altro; una infrastruttura fisica complessa, ecc. Ma molto più vasto del capitale che viene dall’uomo è quello che viene dalla natura; e noi neppure vogliamo riconoscerlo.
Guardiamo più da vicino i combustibili fossili. Sono certo che nessuno vorrà negare che li stiamo trattando come se fossero una rendita, mentre sono un capitale. Se li trattassimo come capitale ci preoccuperemmo della loro conservazione facendo tutto quanto è possibile per ridurre al minimo l’attuale ritmo di consumo; potremmo decidere, per esempio, che il denaro ricavato dalla trasformazione di questi beni, che non sono rimpiazzabili, sia posto in un fondo dedicato all’evoluzione di metodi produttivi e di modi di vita che non dipendano per nulla dai combustibili fossili. (…)
E qual è la mia tesi? Semplicemente che il nostro compito più importante consiste nell’abbandonare l’attuale linea di collisione. E chi deve assumersi questo compito? Ognuno di noi, penso, vecchio o giovane che sia, potente o senza potere, ricco o povero, influente o no. Parlare del futuro è utile solo se ci porta a agire nel presente. E cosa possiamo fare nel presente, mentre ancora siamo nella situazione di «non essere mai stati meglio»? Dobbiamo comprendere a fondo il problema e incominciare a esaminare la possibilità di sviluppare un nuovo stile di vita, con nuovi metodi di produzione, e nuovi modelli di consumo: uno stile di vita progettato per durare stabilmente”.
[NotaCombustibili di capitale (petrolio, carbone, gas naturale): non sono fabbricati dall’uomo; non possono essere riciclati; una volta andati sono andati per sempre.
Combustibili di rendita (fotovoltaico, eolico, ecc.): sono prodotti dall’uomo sfruttando una fonte inesauribile (almeno per i prossimi cinque miliardi di anni), l’energia che proviene dal Sole.]
[Tratto da: “Piccolo è bello” di E. F. Schumacher, Mondadori, 1978]