Di demografia e migrazioni
Premessa
Viviamo 1 periodo nel quale non è agevole parlare di numeri e con i numeri.
Purtroppo ci risulta difficile rinunciare ad essi: necessari dati di situazioni problematiche per giungere ad 1, o 2, opinione/i sostenibile/i (deformazione professionale).
3-4 Luglio 2018
Certamente vi ricordate la fitta interlocuzione intercorsa circa 7 mesi fa (3-4 luglio 2018) tra 1 alto funzionario dello Stato italiano ed 1 altrettanto alto Ministro del Governo italiano.
“In Italia c’è una forte domanda di lavoro immigrato” sosteneva, tra le altre argomentazioni, l’alto funzionario.
“…continua a far politica, ignorando la voglia di lavorare di milioni di italiani … ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici, parapubblici e parastatali …” rispondeva in modo apertinente l’alto Ministro.
Problema
Tralasciando la risposta minacciosa/minacciante dell’alto Ministro, ma semplicemente perché fuorviante, e ritornando al problema introdotto dal funzionario, ci siamo posti, da diligenti operatori, il problema di risolverlo.
E come può esistere 1 problema senza numeri?
Compito
Dunque, ecco il compito [soluzioni/risposte nel file allegato].
n.1 pag. 0
Se i nati in Italia nel 1972 furono 900.000, quanti saranno i nati, sempre in Italia, nel 2017?
n.2 pag. 0
Se oggi l’età media delle donne, in Italia, è di circa 83 anni, quante saranno, sempre oggi, le persone (potenzialmente) attive per 1 anziano?
n.3 pag. 0
Se oggi i giovani con meno di 20 anni sono 10,8 milioni, quanti saranno nel 2050?
n.4 pag. 0
Facendo riferimento al problema n. 3 pag. 0, quanti saranno i giovani nel 2050 immaginando un flusso immigratorio annuo di 100.000 persone ed una fantastica riproduttività di 1,37 figli per donna?
n.5 pag. 0
Se nel 1994 Italia e Francia avevano la stessa popolazione, nel 2050 quanto sarà più numerosa la popolazione francese rispetto a quella italiana (esprimere il risultato in %)?
n.6 pag. 0
Se riuscissimo, oggi, ad attuare lungimiranti politiche quali: più donne al lavoro, minori costi per la crescita dei figli, ridotte asimmetrie di genere, ecc., in quale anno si faranno sentire i loro effetti nel mondo del lavoro?
Ringraziamo la redazione di Limes per averci autorizzato a pubblicare i dati e le informazioni contenute in: “Meglio meno non è meglio” di Massimo Livi Bacci, Limes, n.5/2018.
Allegato
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