COMUNICATO STAMPA Bologna, 2 agosto 2021
Calendasco (PC), l’Amministrazione blocca un nuovo insediamento logistico salvando un’area di 300.000 mq
Legambiente Emilia-Romagna esprime apprezzamento e supporto al Sindaco Zangrandi
“Esempio di buona politica: mostra come non sia scontato accettare la logistica sempre e comunque”
Legambiente Emilia-Romagna esprime il suo apprezzamento sulla scelta urbanistica controcorrente del Comune di Calendasco (PC), che ha rifiutato proposte di espansione logistica che avrebbero causato il consumo di quasi 300.000 mq di territorio vergine.
In particolare i complimenti vanno al Sindaco Zangrandi – a cui già nei giorni scorsi era arrivato l’apprezzamento di Legambiente Piacenza – che ha messo la faccia in prima persona su questa scelta virtuosa ma per nulla scontata.
Sembra infatti inarrestabile l’avanzata degli insediamenti logistici in regione, a cui i sindaci spalancano normalmente le braccia andando addirittura a prevedere varianti agli strumenti urbanistici fatte su misura per le richieste private.
In questo caso la dinamica è stata quella contraria: in fase di valutazione dei residui della vecchia pianificazione il Comune ha valutato che non ci fossero gli estremi per validare due aree già previste, prevedendone la decadenza anche in presenza di una richiesta di privati interessati a trasformarle.
Una scelta particolarmente coraggiosa e anomala in un territorio provinciale, quello di Piacenza, che guida le classifiche ISPRA sul consumo di suolo e dove la logistica sta assaltando la campagna in numerosi comuni.
“Quello della Giunta di Calendasco è un esempio importante di buona politica – dichiara Legambiente – che rivela come spesso siano inconsistenti le scuse di tante amministrazioni che giustificano il proprio assenso al consumo di suolo come un fatto ineluttabile, figlio di norme e dinamiche economiche non controllabili. Zangrandi ha mostrato che in realtà le scelte possono essere altre e speriamo che l’esempio venga seguito da più amministratori possibili. Ci auguriamo ora che la scelta non venga impugnata dai privati, ma in quel caso l’Associazione supporterà la scelta del Comune”.
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