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Faenza e Legge Urbanistica Regionale – Dati del Consumo di Suolo

Legge Urbanistica Regionale

Contenimento del consumo di suolo e individuazione della superficie urbanizzata:
cronologia degli avvenimenti a Faenza

 

Mercoledì 21 Novembre 2018, il Comune  di Faenza, anche a seguito delle richieste del Circolo Legambiente Lamone di Faenza, ha previsto per il 27/11  una seduta “aperta” dell’apposita  Commissione Consiliare per  rendere pubblici i dati numerici e cartografici dello stato del consumo di suolo nel proprio territorio e approfondirne i contenuti.
Una decisione importante, giunta dopo un articolato susseguirsi di richieste e comunicati stampa che riteniamo utile ricostruire nel suo svolgimento cronologico riportando i documenti originali.
Dal primo documento del maggio 2017 a quelli recenti.
Ma la situazione è in continuo divenire e, dunque, non si arresta il lavoro di aggiornamento con l’aggiunta di sempre nuovi documenti in calce all’articolo.

2017, 15 Maggio: posizione di Legambiente sulla Legge Urbanistica Regionale  n.24 del 21 dicembre 2017 (Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio).
Allegato
  Comunicato Legambientefaenza Legge Urbanistica Regionale
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2018, 10 Maggio: lettera del Circolo Legambiente Lamone di Faenza al Sindaco del Comune di Faenza avente per oggetto l’individuazione della superficie del territorio urbanizzato esistente nel Comune alla data del 1° gennaio 2018 e dati sul patrimonio costruito inutilizzato.
Allegato
  Lettera Legambientefaenza
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2018, 26 Maggio: comunicato stampa del Circolo Legambiente Lamone di Faenza sulla necessità di rendere pubblici i dati urbanistici del Comune di Faenza.
Allegato
  Comunicato stampa Legambientefaenza
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2018, 24 Settembre: pubblicazione su “newsletTERRITORIO”, newsletter a cura del Settore Territorio dell’URF, di una prima  documentazione relativa all’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato.
Relazione illustrativa relativa al Territorio Urbanizzato ai sensi dell’art. 32 della Legge Urbanistica regionale 24/2017
Allegati
  newsletTERRITORIO
  Relazione illustrativa
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2018, 26 Settembre: comunicato stampa del Circolo Legambiente Lamone di Faenza, con sollecitazione alla divulgazione  dei dati urbanistici del Comune di Faenza e il loro completamento con i dati sul patrimonio costruito inutilizzato.
Allegato
  Comunicato stampa Legambientefaenza
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2018, 27 settembre: ordine del giorno  “Urbanistica” e decisione del  Consiglio Comunale di Faenza di i  rendere  pubblici  i dati numerici e cartografici dello stato  del  consumo  di  suolo  nel  proprio  territorio e di prevedere una discussione in Commissione Consiliare su tutti i dati al fine di aprire un confronto partecipato.
Allegato
  Ordine del Giorno Consiglio Comunale
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2018, 1 Ottobre: comunicato stampa del Circolo Legambiente Lamone di Faenza con richiesta di un confronto pubblico sull’uso del territorio dopo l’approvazione dell’ODG sul “Territorio urbanizzato”.
Allegato
  Comunicato Stampa Legambientefaenza
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2018, 23 Ottobre: richiesta, rivolta al Sindaco del Comune di Faenza da parte del Circolo Legambiente Lamone di Faenza, di avvio della discussione sulla individuazione della superficie del territorio urbanizzato esistente nel Comune in una commissione aperta.
Allegato
  Richiesta al Sindaco Legambientefaenza
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2018, 21 Novembre: convocazione di un incontro specifico sulla pianificazione urbanistica della città e del territorio (che auspichiamo primo di una serie) della Commissione Consiliare “Ambiente e Assetto del Territorio” allargata ai cittadini ed ai professionisti del settore.
L’incontro fissato per il giorno 27 novembre deve essere il punto di partenza di quanto auspicato e sollecitato da Legambiente relativamente al coinvolgimento dei cittadini sugli assetti futuri della città ed in particolare al consumo di suolo in relazione al patrimonio edilizio esistente inutilizzato.
Allegato
   Convocazione Commissione Consiliare
   DOSSIER conoscitivo sul patrimonio edilizio e sulle aree fabbricabili a Faenza
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2018, 4 Dicembre: convocazione della Commissione Consiliare III “Ambiente e Assetto del Territorio” con all’ordine del giorno la discussione degli approfondimenti sull’ordine del giorno “Urbanistica” approvato in Consiglio Comunale.
Allegato
   Convocazione Commissione Consiliare III “Ambiente e Assetto del Territorio” – 18 Dicembre 2018
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2018, 11 Dicembre: Legambiente diffonde un Comunicato Stampa di forte opposizione alla convocazione, il giorno 12 Dicembre 2018,  della Commissione Consiliare III incaricata di selezionare previsioni di costruzione previste dal Piano Strategico Comunale attraverso un avviso pubblico di manifestazione di interesse da parte di privati. Insomma, prendere decisioni in ambito urbanistico.
Allegato
  Comunicato Stampa di Legambiente – 11 Dicembre 2018
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2018, 31 Dicembre: nel corso della “seduta aperta” della Commissione Ambiente e Assetto del Territorio del 18 Dicembre 2018 si apprende che è intenzione dell’Amministrazione Comunale presentare al prossimo Consiglio Comunale del 17 Gennaio 2019 una proposta di delibera su un bando dal titolo “Invito alla presentazione di proposte costituenti manifestazioni di interesse ai sensi dell’art. 4 della LR n° 24 del 21.12.2017”.
Le associazioni ambientaliste, Legambiente e Italia Nostra, di fronte a questa ulteriore forzatura e all’impossibilità, visti i tempi stretti, di svolgere ulteriori approfondimenti, in netto contrasto peraltro con quanto garantito dall’Assessore all’Urbanistica, in data 31 Dicembre 2018 inviano una nota con considerazioni e proposte a completamento di quanto svolto fino ad allora.
Allegato
   Lettera Italia Nostra e Legambiente del 31.12.2018
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2019, 3 Gennaio: alla lettera seguì un comunicato stampa inoltrato a tutti i mezzi di informazione che, nelle loro edizioni  del 3 e 4 gennaio 2019, diedero ampio risalto agli interrogativi posti.
A conclusione delle argomentazione, le associazioni si chiedevano:  “……Vista la data del 17 gennaio, così ravvicinata, dobbiamo ritenere già concluso il confronto su questo importante tema urbanistico?
E, soprattutto, con quale motivazione l’Amministrazione Comunale intende aprire un bando, “di fatto per incentivare nuove urbanizzazioni, quando i dati  “certificano” l’assenza di un fabbisogno e una potenzialità insediativa di alloggi e attività economiche così alta da coprire una virtuale domanda di lunghissimo periodo?
Allegato
   Comunicato Stampa di Italia Nostra e Legambiente del 03.01.2019
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2019, 3 Gennaio: l’Amministrazione Comunale ha fretta e/o  ritiene concluso il percorso partecipativo, visto che convoca per l’11 Gennaio 2019 la Commissione Consiliare III° con di nuovo oggetto: “Invito alla presentazione di proposte costituenti manifestazioni di interesse ai sensi dell’art. 4 della LR n. 24 del 21.12.2017-Schema di avviso pubblico”.
Allegato
   Convocazione Consigliare Comune di Faenza del 11.01.2019
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2019, 11 Gennaio: la Commissione “Ambiente e assetto del territorio”, riunita con all’Ordine del Giorno: INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE COSTITUENTI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE AI SENSI DELL’ART. 4 DELLA LR N.24 DEL 21.12.2017- SCHEMA DI AVVISO PUBBLICO. INDIRIZZI ”, ha dovuto, necessariamente, tener conto delle argomentazioni che abbiamo sollevato con la nostra lettera del 31 dicembre scorso.
Qualche consigliere ha presentato alcuni emendamenti, che altri consiglieri hanno appoggiato, per porre alcuni vincoli alle possibili “manifestazioni di interesse” previste dal bando. Peccato che l’Assessore abbia deciso di non accoglierli, con l’eccezione di alcune questioni che, per quanto utili, sono affatto marginali.
Non è stata accettata la richiesta di raccogliere, assieme alle “manifestazioni di interesse” per urbanizzare nuove aree, anche quelle per “l’eliminazione di aree edificabili di nuova urbanizzazione”. Sembra di capire che è stato preso l’impegno di affrontare successivamente la questione. Ma perché questo impegno non vuole essere formalizzato  nella stessa delibera che sarà votata nel prossimo Consiglio Comunale del 17 prossimo?
Soprattutto, non è stata presa in considerazione la proposta che chiedeva di non considerare prioritarie proposte di  “interventi non strettamente collegati ad attività in campo agricolo nelle aree attualmente destinate ad attività rurale, anche se il PSC le indicava ad uso “prevalentemente residenziale”.  In altre parole, gli interventi non strettamente collegati ad attività in campo agricolo, per esempio quelli di tipo residenziale, da attuarsi in aree attualmente destinate ad attività agricole non devono essere considerati prioritari.
La questione non è di poco conto e si può riferire a più contesti. In particolare, alle aree tra via Ospitalacci e via S.Orsola, contigue al campo golf:  una superficie agricola di pregio di circa 180 ettari, che andrebbe salvaguardata e che, invece, potrebbe far gola a quanti la potrebbero trovare ideale per la realizzazione di ville di lusso.
Su questo punto, le risposte date dall’Assessore non sono state pienamente convincenti, tant’è che nel dibattito qualche consigliere ha manifestato la sensazione che il bando fosse stato fatto già sapendo che qualcuno avrebbe di certo presentato un specifico progetto.
Il Bando prevede che la selezione delle manifestazioni di interesse siano in capo al Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina. Su questo punto è stato almeno accolto un emendamento che lascia la possibilità ai singoli Consigli Comunali di esprimere un atto di indirizzo. Quanto meno si potrà vedere chi tra i Consiglieri comunali approverà o meno queste manifestazioni di interesse, anche se non è stato chiarito se le varie proposte saranno messe in votazione in blocco o separatamente.
Alla fine i componenti della commissione, 7 presenti su 8, hanno votato: 3 favorevoli [al Bando in discussione], 4 contrari.
Interessante! Abbiamo pensato: adesso dovranno cambiare qualcosa.
Ingenui, non sapevamo che in commissione i voti non si contano, ma si pesano: i 4 voti contrari contano per 9 (L’Altra Faenza 1, Movimento 5 Stelle 3, Rinnovare Faenza 1, Lega Nord 4); mentre i 3 voti favorevoli contano per 13 (Partito Democratico 9, Art.1 – Movimento Democratico Progressista 3, La Tua Faenza 1).
A questo punto il bando sarà discusso dal Consiglio Comunale giovedì prossimo.
Vedremo se in quella sede verranno affrontate anche altre questioni che, ovviamente, non possono essere inserite nel bando ma vertono sulla corretta applicazione della Legge regionale e sull’assetto urbanistico del territorio. In particolare, sul percorso per la predisposizione del Piano Urbanistico Generale che, per forza, dovrà tener conto dei dati sul territorio urbanizzato e sul patrimonio costruito non utilizzato, dati resi pubblici anche su nostra richiesta.
Non ci accontentiamo della disponibilità alla “partecipazione”, a parole concessa dall’Amministrazione. L’Assessore ha affermato che “è il mercato a determinare l’espansione della città”. Noi vorremmo, invece, che fossero i reali fabbisogni della comunità a indirizzare la pianificazione futura della città e del territorio.
Per questa ragione continueremo a partecipare. Sul serio.
Allegato
   Bando emendato
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2019 15 Gennaio: comunicato stampa di Italia Nostra e Legambiente Faenza in merito alla proposta di delibera su un bando per la selezione di “manifestazioni di interesse” relative a nuove  costruzioni, presentata dall’Amministrazione al Consiglio comunale di Faenza del 17 Gennaio 2019.
Allegato
   CS Italia Nostra e Legambiente Faenza – Al bando l’urbanistica
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2019 17 Gennaio: il Consiglio Comunale di Faenza delibera, a maggioranza, un bando di “Invito alla presentazione di proposte costituenti – manifestazioni di interesse – …”.
Legambiente e Italia Nostra Faenza hanno, da subito, espresso una motivata contrarietà alle finalità del bando perché indirizzate ad assecondare le ragioni del mercato e non ad esprimere una nuova strategia di tutela del territorio. Ne abbiamo dato conto in precedenti articoli.
Contrarietà presente negli 8 emendamenti proposti dal Consigliere Edward Necki (L’Altra Faenza), dei quali solo uno, applicato sia al testo della delibera che all’allegato A, è stato accolto all’unanimità.
Si tratta dell’emendamento n. 1-6:
Contemporaneamente, i Comuni dell’Unione della Romagna Faentina, pubblicano  un apposito   Bando   pubblico   esplorativo   finalizzato   a   raccogliere   manifestazioni   di interesse per l’eliminazione di aree edificabili di nuova urbanizzazione dagli strumenti urbanistici vigenti.
Sulla scorta di quello approvato dalla Giunta Comunale di Faenza con deliberazione n. 28 del 13.02.2014, in tale bando veniva espressa:
– “la volontà dell’Amministrazione di non procedere all’urbanizzazione di nuove aree all’esterno del perimetro della città al fine di non sottrarre suolo agricolo;
– l’indirizzo   urbanistico   di   risolvere   le   problematiche   abitative   ed   economiche utilizzando il patrimonio edilizio esistente e le aree ancora libere all’interno della città, anche per non aumentare in futuro le spese a carico dei cittadini“.
L’approvazione dell’emendamento è utile perché  lascia aperta la possibilità di una inversione di tendenza sul consumo di suolo.
Ma, per contraltare, è stato respinto, col voto di tutta la maggioranza, l’emendamento che poneva qualche vincolo alle possibili urbanizzazioni residenziali in una zona agricola di pregio, come la vasta area attigua a Via Sant’Orsola e al campo golf.
Precisamente l’emendamento n. 2:
Non avranno carattere di priorità interventi non strettamente collegati ad attività in  campo agricolo nelle aree attualmente destinate ad attività rurale, anche se il PSC le  indicava ad uso “prevalentemente residenziale””.
La pubblicazione dell’avviso avrà una durata di 90 giorni.
Allegati
   Deliberazione Comunale Faenza del 17.01.2019
   Allegato A
   Allegato 1 Criteri per la selezione e valutazione delle manifestazione di interesse
   Relazione tecnica
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2019 22 Giugno: comunicato stampa di Italia Nostra Faenza e di Legambiente Lamone Faenza sull’esito del bando pubblico (del febbraio scorso) relativo a “manifestazioni di interesse” per nuove costruzioni e urbanizzazioni.
Allegato
   Comunicato Stampa Italia Nostra Legambiente
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2019 13 Dicembre: comunicato stampa di Italia Nostra e Legambiente Lamone Faenza, “Nuovo cemento privato: consumo di suolo e mancanza d’interesse pubblico“.
   CS Italia Nostra e Legambiente Lamone Faenza – Nuovo cemento privato: consumo di suolo e mancanza d’interesse pubblico
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2019 30 Dicembre: comunicato stampa di Legambiente Lamone Faenza, “In città ci sono 3800 immobili vuoti” Perché fare nuove urbanizzazioni?
   Comunicato stampa Legambiente Lamone Faenza – In città ci sono 3800 immobili vuoti. Perché nuove urbanizzazioni?
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2020 11 Gennaio: comunicato stampa di Legambiente Lamone Faenza, “Non serve altro cemento!“.
Non serve altro cemento! 
Con l’avvicinarsi della decisione sulle nuove urbanizzazioni proposte dai privati, è bene ricordare i due temi fondamentali, ineludibili, al fine di orientarsi su un argomento che riguarda la qualità abitativa e del territorio.
lnnanzitutto c’è il tema ecologico che impone una nuova cultura di difesa del territorio, per evitare i danni del consumo di suolo e il conseguente impatto sul paesaggio.
Ed infatti, la nuova legge urbanistica regionale ha due chiari obiettivi strategici:
— azzeramento del consumo di suolo
— rigenerazione di aree già urbanizzate e riuso del patrimonio edilizio esistente.
Il secondo tema riguarda i dati sul territorio urbanizzato di Faenza, pubblicati nel dossier del Comune alla fine del 2018, che evidenziano:
— l’esistenza di 3800 appartamenti vuoti
— la possibilità (immediata) di realizzare altri 3300 alloggi nuovi, in aree edificabili.
Sono dati inequivocabili e pubblici; quello sugli appartamenti vuoti è un dato ISTAT, il secondo è in relazione al vigente RUE.
Dati che provano l’ampia offerta immobiliare già disponibile per il mercato.
Alla luce di questi dati ufficiali risultano incongruenti le recenti dichiarazioni della FIAIP che sostengono di avere dati del loro osservatorio immobiliare “assolutamente in contraddizione a quelli riportati nel dossier ( del Comune )”.
Nel suddetto rapporto relativo al 2017 tra i vari commenti in premessa si legge: (…) “per quanto riguarda le locazioni, sono in aumento le richieste per appartamenti come bilocali o trilocali, mentre le soluzioni a villetta o casa indipendente sono ancora in contrazione dovuto al fatto di una richiesta sempre più flebile, a una diminuzione dei componenti dei nuclei familiari e dai canoni ancora troppo elevati“.
lnvece nelle recenti dichiarazioni si sostiene: “ (…) le richieste e le esigenze vanno in altra direzione (…) villette nuove con giardino, in periferia ma prossime alla città, con ingressi indipendenti (…)“.
Questi due passaggi sono assolutamente contrastanti; uno parla di affitto e l’altro di acquisto, ma i bisogni di gran parte di coloro che cercano casa sono in parte sovrapponibili.
Senza contare che, a proposito di risparmio energetico, le villette in periferia aumenterebbero la dispersione urbana, quindi i relativi costi energetici per la mobilità.
A questi si aggiungerebbero i costi economici, a carico della collettività, per la gestione di nuovi servizi e i costi ambientali per il consumo di suolo, una delle più gravi emergenze.
lnoltre, appare incomprensibile l’affermazione sull’esistenza di “richieste (di case) accumulate in oltre vent’anni di nuove urbanizzazioni mancanti”, visto che i dati dell’Assessorato all’Urbanistica, oltre agli alloggi non occupati, indicano l’attuale potenzialità di ulteriori 3300 nuovi alloggi realizzabili in aree edificabili.
Nuove residenze ancora non costruite. Quindi la domanda ovvia è: perché non sono state realizzate?
In proposito, prima di decidere sulle manifestazione di interesse in esame, sarebbe opportuno un approfondimento sulle relazioni tra i dati urbanistici del Comune e i reali fabbisogni abitativi, sia da parte della Commissione Consiliare “Ambiente e assetto del territorio” che dall’Amministrazione Comunale.
E’ un tema strettamente connesso a quello fondamentale dell’interesse pubblico, previsto dalla legge regionale, e che costituisce un criterio decisivo per la valutazione delle proposte di nuove urbanizzazioni.
Un interesse pubblico che nelle tre proposte per nuovi insediamenti residenziali è assente, come evidenzia l’istruttoria preliminare svolta dai tecnici del Settore Territorio nel rilevare la mancanza di “opere e servizi pubblici di livello strategico”.
   11 Gennaio 2020 Comunicato Stampa Legambiente Faenza- Non serve altro cemento!
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2020 14 Febbraio: comunicato stampa di Italia Nostra e di Legambiente Lamone Faenza: “Nuovo cemento: contro l’ambiente e senza un vero interesse pubblico“.
Nuovo cemento: contro l’ambiente e senza un vero interesse pubblico
Nel 2010, con l’approvazione del PSC, nell’area degli orti alle Bocche dei Canali l’esistente destinazione ad uso residenziale venne convertita a verde pubblico.
Non avvenne per caso, ma a seguito di un’intensa azione degli ambientalisti, col sostegno di molti cittadini.
Dopo dieci anni altri ambienti rurali sensibili sono minacciati dal cemento, a cominciare dall’area antistante villa Ghilana, in via Firenze, parte integrante del paesaggio storico che si estende tra il centro urbano e la collina, e comprendente anche le Bocche dei Canali.
Anche in altre due aree, a nord di via Sant’Orsola e in via Cimatti, il cemento rischia di cancellare ampie superfici di suolo rurale, in contesti paesaggistici di pregio.
Sono tre nuovi insediamenti residenziali proposti da privati, attualmente all’esame della Commissione Ambiente e assetto del territorio del Comune di Faenza.
Dopo un decennio in cui si è costruito in eccesso e con molti progetti realizzabili ma fermi, per mancanza di domanda, un’eventuale decisione di approvare nuove costruzioni appare del tutto anacronistica e totalmente estranea a motivi di fabbisogno abitativo.
I dati pubblici sono inequivocabili: ci sono 3800 appartamenti vuoti (dato ISTAT) e altri 3300 nuovi alloggi si potrebbero già realizzare in aree edificabili.
Il un tale contesto, una decisione di autorizzare la costruzione di altre nuove case (ville di alto valore economico) risulta assurda e incomprensibile.
Le conseguenze invece sono evidenti: nuove aree cementificate e asfaltate causerebbero i danni ambientali del consumo di suolo e alterazioni del paesaggio rurale e storico.
Inoltre, le opere d’interesse pubblico (richieste dalla legge regionale urbanistica) in queste tre nuove zone residenziali appaiono insignificanti.
Le proposte prevedono tratti scollegati di piste ciclabili e l’uso pubblico di spezzoni di aree verdi isolati e casuali, che produrrebbero più costi che benefici.
Sono interventi che in nessun modo possono compensare il consumo di suolo causato dalla cementificazione e l’impatto sul paesaggio.
Effetti che non sono compensati neppure dagli oneri dovuti per la mancata cessione, da parte dei privati, di porzioni di terreno da destinare a una quota di edilizia popolare, che in queste nuove zone residenziali non viene realizzata.
Urbanizzazioni, non necessarie, che risultano incoerenti con il principio guida di azzerare il consumo di suolo rurale previsto dal RUE.
Nel ribadire la contrarietà alle tre nuove aree residenziali, si segnala tuttavia che dalle relazioni prodotte dai privati emergono valori dei terreni molto bassi rispetto a quelli reali.
Se nella compensazione economica per la mancata cessione di aree per edilizia popolare, si applicassero tali valori, al danno ecologico si aggiungerebbe anche quello economico!
   2020 02 14 Comunicato Stampa Italia Nostra e Legambiente Faenza – Nuovo cemento: contro l’ambiente e senza un vero interesse pubblico
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2020 24 Febbraio: comunicato stampa di Italia Nostra e di Legambiente Lamone Faenza: “Aria di cemento.  La chiamano “nuova qualità urbana”.
Nell’ultimo Consiglio Comunale sono state approvate tre proposte di nuove urbanizzazioni.
Chi ha votato a favore definisce le due proposte di nuove aree residenziali come “piccoli interventi di ricucitura”, risposte a “nuovi bisogni di qualità urbana”.
Dichiarazioni che si distinguono per i toni sprezzanti verso gli ambientalisti, per la confusione sul significato di ricucitura e per l’incoerenza sul consumo di suolo.
I fatti del territorio e i dati:

  • le due nuove aree residenziali verrebbero costruite fuori dal perimetro di territorio urbanizzato; quindi non si tratta di una ricucitura, ma di aggiunta di altro cemento;
  • i nuovi nuclei andrebbero a frammentare ambienti di interesse paesaggistico (l’esatto opposto di una ricucitura!);
  • circa 2,5 ettari di terreno rurale sarebbero coperti da cemento e asfalto;
  • è la negazione del principio guida del RUE (approvato da questa Amministrazione) di azzerare il consumo di suolo agricolo fuori del perimetro urbano, le nuove urbanizzazioni allargherebbero i confini della città costruita;
  • non esistono “nuovi bisogni” abitativi, vista l’enorme quantità di alloggi vuoti e costruibili in aree edificabili; non vi è alcuna necessità di nuove costruzioni.

Le ipotetiche opere definite di interesse pubblico non possono compensare il consumo di suolo, causato dalla cementificazione, e l’impatto sul paesaggio.
Nell’entusiasmo, per i presunti benefici indotti dal nuovo cemento, il tema del consumo del suolo, una delle principali emergenze ambientali, è scomparso.
Il suolo, “la risorsa delle risorse”, è la struttura biologica portante che ha un’alta capacità di conservazione del carbonio; il doppio della quantità presente in atmosfera.
Ed in relazione alla qualità dell’aria, l’approvazione di nuove urbanizzazioni che generano la perdita di una risorsa finita, non rinnovabile, risulta in stridente contrasto con la recente piantumazione di alberi su una rotonda.
Nell’arco di un mese, si attiva un’azione positiva per incrementare la capacità di assorbimento di carbonio su mezzo ettaro di terreno e poi, in totale incoerenza, si avvia una procedura che implica un consumo di suolo cinque volte più grande del cosiddetto “bosco urbano”.
Un consumo che equivale alla perdita di capacità di assorbimento di carbonio largamente superiore rispetto a quella della rotonda.
Due iniziative opposte, che dimostrano l’assenza di una strategia integrata e coerente per la qualità dell’aria e del territorio.
Per attuare una vera e sostenibile qualità urbana è necessario intervenire sulla città costruita, invece di occupare altro suolo al di fuori del territorio già urbanizzato.
   2020 02 24 Comunicato stampa Italia Nostra e Legambiente Faenza – Aria di cemento
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Faenza e Legge Urbanistica Regionale – Dati del Consumo di Suolo ultima modifica: 2018-11-25T19:36:53+00:00 da Giorgio Della Valle

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