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Faenza 18 Gennaio. Controcorrente: i risultati

   

 

CONTROCORRENTE – LA NET GENERATION E LA SFIDE DEL CLIMA CHE CAMBIA

Convegno di fine progetto: presentati i risultati ottenuti in questo anno di attività e i dati degli ultimi campionamenti delle acque di cinque fiumi della regione

 

COMUNICATO STAMPA     Faenza, 18 gennaio 2025

 

Si è tenuto oggi a Faenza l’incontro conclusivo del progetto “Controcorrente – la NET generation e la sfide del clima che cambia” finanziato con fondi della Regione Emilia-Romagna, settore politiche sociali. Il convegno, oltre a dare evidenza dei risultati raggiunti dal progetto, ha voluto fare luce sulle politiche e le dinamiche di gestione dei corsi idrici alla luce dei cambiamenti climatici in corso. L’evento ha visto la partecipazione di Giuseppe Bortone, direttore di ARPA Emilia-Romagna partner di progetto, di Michela De Biasio,  Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna che sta coordinando progetti di interesse regionale che prevedono attività di Citizen SciencePatrizia Ercoli,  responsabile dell’Area Tutela e Gestione Acqua della Regione Emilia Romagna che ha illustrato gli strumenti regionali ed europei per la gestione della qualità delle acque, e Andrea Colombo, dirigente Settore Tecnico valutazione e gestione dei rischi naturali dell’Autorità di Bacino del Fiume Po che ha presentato l’attività in corso rispetto allo sviluppo dei Piani Speciali.

Il progetto “Controcorrente – la NET generation e la sfida del clima che cambia” ha avuto l’obiettivo di far acquisire consapevolezza alle giovani generazioni riguardo i cambiamenti climatici che avvengono nei territori, lavorando su alcuni corsi idrici significativi come elemento che attraversa il territorio stesso. I fiumi coinvolti nel progetto sono stati 5, ognuno collegato ad un tema specifico di approfondimento: il fiume Trebbia è stato connesso al tema del deflusso ecologico, l’Enza alla gestione idrica, il Lamone al rischio idrogeologico, il Savio alla gestione della vegetazione e il Po di Volano al turismo fluviale.

Le azioni svolte hanno visto la partecipazione diretta della cittadinanza, attraverso attività di Citizen science, monitoraggio della qualità delle acque, incontri di approfondimento organizzati con modalità innovative ed escursioni nei territori.

Le varie iniziative realizzate hanno visto complessivamente la partecipazione di oltre 400 cittadini, mentre il materiale di comunicazione prodotto (post, comunicati stampa, newsletter e il podcast) ha interessato un pubblico di oltre 20mila persone, indice di un interesse crescente verso le tematiche ambientali che riguardano da vicino le comunità.

Tra le attività previste era compreso il monitoraggio della qualità delle acque, con l’analisi dei parametri microbiologici e chimici e la ricerca di un pesticida, il glifosato o del suo metabolita, l’AMPA. Il glifosato è un erbicida molto diffuso in ambito agricolo e riconosciuto per la sua efficacia, ma ne è stata dimostrata anche la forte tossicità per gli insetti impollinatori, mentre la possibile correlazione con lo sviluppo di tumori nell’uomo è ancora oggetto di discussione all’interno della comunità scientifica (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS lo ha inserito tra le 66 sostanze fattori di rischio).

I monitoraggi sono stati eseguiti su almeno 4 punti localizzati lungo l’asta di ciascun fiume in due momenti diversi dell’anno, in modo da poter compiere un confronto tra diverse stagioni.

I dati emersi nei due momenti hanno dato risultati decisamente variabili, anche legati alle diverse condizioni meteorologiche e di campionamento. Se i dati rilevati nella tarda primavera hanno presentato una situazione complessivamente buona, con la presenza di un numero limitato di campioni con valori fuori norma, i dati raccolti nel corso dell’autunno hanno invece restituito un quadro più negativo, anche a causa della maggiore piovosità e della situazione di piena di alcuni corsi d’acqua.

I dati relativi ai nitrati hanno sforato la soglia di “sufficienza” proposta dall’indice LIMeco (scala utilizzata per la valutazione) in 3 corsi d’acqua su 5; i dati microbiologici restituiscono inoltre alcune situazioni puntuali che dovranno essere monitorate in futuro.

Queste attività di monitoraggio, come previsto dal quadro progettuale, non possono sostituirsi alle indagini compiute dall’agenzia regionale ARPAE, competente per i monitoraggi ufficiali; i dati raccolti costituiscono soltanto una “fotografia” di una situazione puntuale che può però fornire indicazioni per le attività di analisi dell’agenzia stessa.

Il progetto Controcorrente è stato sviluppato in una fase storica nella quale il ruolo dei fiumi, sia dal punto di vista del mero approvvigionamento idrico sia da quello della qualità della rete ecologica, è sempre più all’attenzione dei decisori politici”, ha commentato Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. “Le attività di questi mesi hanno consentito di coinvolgere persone e comunità in un confronto sempre più ampio su quali siano le funzioni ecosistemiche che i fiumi stessi devono garantire al territorio, assumendo anche prospettive decisamente differenti da quelle proposte negli ultimi decenni. Gli eventi estremi, che hanno interessato in questi anni il territorio dell’Emilia-Romagna con una frequenza e un’intensità notevoli rispetto al passato, rappresentano un’indicazione chiara rispetto alla necessità di affrontare questo cambiamento di prospettiva in modo sempre più diffuso e profondo.

A conclusione degli interventi programmati il Direttore regionale Francesco Occhipinti ha annunciato la recente costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico “Agire” , di cui la loro comunicazione ufficiale sulla pagina Fb, che è stata illustrata dall’ing. idraulico Andrea Nardini.

https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=10226672993066551&id=1100063583&rdid=r4G35Zb2DjKU5xZe

TABELLA DATI MONITORAGGIO

PRIMAVERA 2024AUTUNNO 2024
PUNTOEscherichia coli
(UFC/100 ml)                       <=1000/5000
Enterococchi
(UFC/100 ml)                   <=500
Nitrati

<2.4 mg/l

Fosfati

<0.20 mg/l

Glifosato/

AMPA

<0.1µg/l

Escherichia coli
(UFC/100 ml)                       <=1000/5000
Enterococchi
(UFC/100 ml)                   <=500
Nitrati

<2.4 mg/l

Fosfati

<0.20 mg/l

Glifosato/

AMPA

<0.1µg/l

FE0150230022.20.282009814.20.04
FE02730060019.90.840.912001213.90.04
FE0330015013.90.190.74
FE0430014014.30.21
FC01390430nrnr13000100007.6nr
FC02210250nrnr4604103.8nr
FC0350150nrnr0.12260047003.8nrnr
FC0427110nrnr160028003.9nr
FC0556110nrnr210030003.8nr
PC011441nrnr0.05200100nrnrnr
PC021323nrnr1200100nrnr
PC031232nrnr2600nrnrnr
PC0411390nrnr2300600nrnr
PC052443nrnr1200500nrnr
RA017118.1nr2403003.5nr
RA02130170nrnr1103606.8nr
RA032102401.4nr0.074806206.4nrnr
RA04551404.2nr2604006.3nr
RA052002806nr
RE0126152.3nr22121.3nr
RE02511.6nr0.111016nrnrnr
RE037141.6nr43nrnr
RE044nr1.3nr158nrnr

Limiti di legge per acque superficiali

Escherichia Coli

UFC/100ml

Enterococchi Fetali UFC/100mlNitrati mg/lFosfati mg/lGlifosato/AMPA
1000*500*≤ 2.4**

 

≤ 0.20**0.1 µg/l
5000 acque di scarico

* Valori limite per la balneazione nelle acque interne stabiliti dal Decreto Ministeriale 30/3/2010 (G. U. del 24 maggio 2010 S.O. 97)
**Indicatore LIMeco valori limite per classificare la qualità delle acque come “sufficiente”

 

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Faenza 18 Gennaio. Controcorrente: i risultati ultima modifica: 2025-01-19T14:57:18+00:00 da Giorgio Della Valle

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